La bella stagione può portare insidie per la salute. Dopo mesi passati in casa tra freddo e pioggia, una bella giornata calda ci porta molto volentieri ad uscire e stare all’aria aperta, ma il caldo eccessivo può rappresentare un rischio per la salute soprattutto di anziani e bambini.

L’organismo delle persone più anziane ha una minor capacità di termoregolazione, oltre al fatto che spesso non sentono il bisogno di bere. Patologie croniche possono anche accentuarsi in relazione alla temperatura esterna; l’assunzione di particolari farmaci, come i diuretici, intensifica gli effetti collaterali del caldo.
I bambini e i neonati hanno minor capacità di espellere il calore all’esterno, una adeguata idratazione e una minor attività fisica possono scongiurare eventi avversi. Anche le donne in gravidanza devono prestare attenzione.
Le persone che lavorano all’aria aperta sono a maggior rischio di disidratazione e colpo di calore.

I disturbi più frequenti sono la spossatezza e i crampi, ovviabili con riposo e adeguata reidratazione.
Molte persone lamentano anche gonfiore (edema) alle gambe dovuto a una mal funzionalità del ritorno venoso.
Meno comune è la temporanea perdita di coscienza (lipotimia) dovuto a un calo di pressione e un minor apporto di sangue al cervello: è importante quindi monitorare la pressione arteriosa.
Il colpo di calore è invece la situazione più pericolosa in cui il corpo perde la capacità di regolare la temperatura e le normali attività dell’organismo come respiro, battito cardiaco, stato di coscienza. In questi casi è necessario un tempestivo intervento dei mezzi di soccorso.